L'America riapre ai seni al silicone

Dopo 14 anni dalla messa al bando, le autorità sanitarie americane hanno aperto nuovamente all'utilizzo di protesi al silicone per migliorare la forma dei seni, rimangono dubbi sulla durate a lungo termine dei sacchetti di silicone.

In passato rotture improvvise delle protesi al silicone e perdite non previste del contenuto scatenarono negli Stati Uniti una serie di azioni legali nei confronti dei produttori di protesi al silicone, inoltre il sospetto che gli impianti di silicone potessero provocare il cancro o innescare problemi auto-immunitari dell'organismo aveva contribuito a rafforzare l'immagine negativa del prodotto dopo il boom degli anni '60.

Oggi, negli Stati Uniti, sono effettuati ogni anno 300 mila interventi di chirurgia estetica al seno, la grande richiesta delle protesti per il seno al silicone e nuove tecniche per la produzione di sacchetti 'sicuri' hanno spinto le autorità sanitarie Americane a riaprire la scena della chirurgia estetica alle protesti per il seno al silicone.

"Fino a 22 anni il seno continua a crescere - ha spiegato un dirigente della FDA - e quindi un intervento di correzione estetica sarebbe prematuro".

Un intervento di chirurgia estetica al seno costa almeno diecimila dollari negli Stati Uniti e non è rimborsato, di solito, dalle assicurazioni mediche. La quasi certezza di un secondo intervento di 'manutenzione' porta a quasi 20 mila dollari il costo dei seni più belli.